Il linguaggio felino
E’ importante capire il proprio micio Thai (e tutti gli altri)!
Fusa, miagolii, soffi, grida, gemiti; il vocabolario dei gatti è ampio ed estremamente variegato. Ogni suono, infatti, ha un particolare significato e in quanto tale va tradotto, interpretato e riconosciuto.
I MORMORII: Generalmente sono rappresentati dalle fusa. Indicano uno stato d’animo affettuoso e rilassato che esprime un senso di felicità, contentezza e buona predisposizione verso l’altro. Ma non solo, costituiscono anche un richiamo di riconoscimento e protezione che ancestralmente deriva dall’atteggiamento rivolto dalla mamma ai propri piccoli durante il periodo dell’allattamento.A volte le fusa servono a tranquillare il micio in situazioni di disagio,malattia o paura,le fusa lo rilassano!
I VOCALIZZI: Sono rappresentati dai miagolii. Servono al gatto per sollecitare l’attenzione altrui o esprimere disagio e insoddisfazione (freddo, fame, voglia di coccole…). Non dimentichiamoci che i gatti hanno bisogno di cure continue e molta considerazione. Quando miagolano lo fanno per manifestare un bisogno, qualunque esso sia, nel Thai capita molto spesso che miagolino per comunicare tutto quello che gli passa per la testa! Naturalmente, sta a noi capire cosa significhino i loro miagolii. Ricordatevi che i gatti amano essere soddisfatti nelle loro esigenze, siano esse primarie (cibo, sonno…) o secondarie (bisogno di attenzione, relax…).
LE VIBRAZIONI: Le vibrazioni cosiddette “forzate” sono costituite da vocalizzi che si estrinsecano in soffi e ringhi, fino ad arrivare a vere e proprie grida. Si, anche loro si arrabbiano: con il manifestare questo comportamento i gatti scandiscono alcune azioni negative tipiche, quali attacco, difesa e sentimenti di malessere come la paura e la minaccia di pericolo. Il vocalizzo di un gatto in amore non è, come tutti pensano, un segnale rivolto verso il compagno o la compagna, ma un grido di allarme e di difesa personale volto a scacciare i concorrenti considerati “intrusi”. Nel Thai sono ben riconoscibili, gridano così forte per essere sicuri che tutti comprendano!
I nostri amici a quattro zampe non usano solo la voce per comunicare e comunicarci le loro emozioni. Ci sono gesti e pose che caratterizzano altrettanto bene la loro necessità di esternare bisogni, volontà e stati d’animo. Infatti, si può proprio affermare che i gatti parlino attraverso tutte le loro membra.
POSIZIONI: La posizione delle orecchie rivolte all’indietro sta a comunicare rabbia, mentre il pelo alto e i baffi tesi sono una segnalazione di pericolo. La coda sollevata invece è un segno di saluto verso persone e gatti amici.
GESTI: Un gesto caratteristico del gatto è lo strofinamento. Generalmente è ritenuto un modo per segnare il territorio, che chiaramente ci segnala che “è tutto suo!”, ma se praticato sulle gambe del padrone o di qualsiasi persona amica, rappresenta un modo per manifestare affetto e, nello stesso tempo, riconoscere il gradimento da parte dell’altro a questo tipo di confidenza. Sappiate che, se l’attenzione richiesta gli verrà cortesemente restituita, ve ne sarà per sempre grato.
LINGUAGGIO DEGLI OCCHI: Quando il gatto è affamato dilata le pupille, quando ha paura tende a restringerle, se è in allarme alza le palpebre, se è rilassato le socchiude.